L'olio di CBD è uno dei prodotti più discussi negli ultimi anni grazie ai suoi potenziali benefici per la salute. Ma a cosa serve l’olio di CBD? E come funziona? In questo articolo esploreremo l'origine della canapa, il sistema endocannabinoide e i suoi effetti terapeutici. Inoltre, scopriremo come l'olio di CBD può aiutare a ridurre l'ansia, lo stress e migliorare il sonno.
Che cos'è l'olio di CBD e a cosa serve
L'olio di CBD è un estratto della canapa, una pianta di cannabis con bassissimo contenuto di THC (Tetraidrocannabinolo) e alto contenuto di Cannabidiolo (CBD). A differenza del THC, il CBD non è psicoattivo, il che significa che non causerà l'effetto "high".
Cosa fa il CBD e differenze con il THC
THC e CBD sono due dei principali composti chimici presenti nella cannabis, ma non sono affatto la stessa cosa:
- il THC è un composto psicoattivo con potenziali effetti collaterali indesiderati,
- il CBD è un composto non psicoattivo che mostra promettenti proprietà terapeutiche.
Di conseguenza, l'olio di CBD è diventato sempre più popolare come opzione di trattamento complementare per una serie di condizioni mediche.
Differenza tra olio di canapa e olio di CBD
Olio di canapa e olio di CBD derivano entrambi dalla pianta di Cannabis sativa, ma si differenziano per composizione, origine e proprietà.
- L’olio di canapa (o hemp seed oil) si ottiene per spremitura a freddo dei semi e non contiene cannabinoidi significativi, come il CBD. È ricco di acidi grassi essenziali (omega-3 e omega-6), vitamine e antiossidanti, ed è utilizzato principalmente come integratore nutrizionale o cosmetico.
- L’olio di CBD, invece, si ricava dalle infiorescenze e foglie della pianta, attraverso estrazioni più complesse, ed è ricco di cannabidiolo, una sostanza attiva studiata per le sue proprietà antinfiammatorie, ansiolitiche e anticonvulsivanti.
Mentre l’olio di canapa è un alimento funzionale, l’olio di CBD può agire come supporto complementare alla terapia, favorendo il benessere generale.
Origine della pianta di canapa e processo di estrazione
La canapa è stata coltivata per migliaia di anni in tutto il mondo per la produzione di tessuti, carta e combustibile. Ma come viene estratto il CBD da questa pianta? Ci sono diversi metodi per farlo, ciascuno con specifiche caratteristiche in termini di purezza, sicurezza e sostenibilità.
Tra i più diffusi troviamo:
- estrazione con solventi (come etanolo o olio),
- estrazione a ultrasuoni,
- estrazione con CO₂ supercritica, considerata una delle tecniche più avanzate e pulite. In questo processo, l'anidride carbonica viene portata a uno stato fisico intermedio tra liquido e gas, in cui agisce come solvente naturale. Successivamente, modificando pressione e temperatura, la CO₂ ritorna allo stato gassoso, separandosi dall'estratto e lasciando un olio di CBD puro e concentrato.
Nel 2018, gli Stati Uniti hanno rimosso la canapa dalla lista delle sostanze controllate, aprendo così la strada alla coltivazione e alla commercializzazione dell'olio di CBD.
Come funziona il CBD: il sistema endocannabinoide
Abbiamo visto di cosa si tratta. Ma come agisce il CBD sul nostro organismo?
Il corpo umano ha un sistema chiamato sistema endocannabinoide (SEC) composto da recettori nel cervello, nel sistema nervoso centrale e in altri tessuti corporei. Questo sistema gioca un ruolo importante in molti processi fisiologici come il dolore, la memoria, l'umore e la fame. Il CBD interagisce con questo sistema e può aiutare a regolare tali processi.
Sistema endocannabinoide e recettori CB1 e CB2
I due principali recettori del sistema endocannabinoide sono:
- recettori CB1: si trovano principalmente nel sistema nervoso centrale, in aree come l'ippocampo, la corteccia e l'amigdala e influenzano funzioni cognitive, emozionali e la percezione del dolore;
- recettori CB2: sono presenti soprattutto nel sistema immunitario e nei tessuti periferici e contribuiscono alla regolazione delle risposte infiammatorie e immunitarie.
I cannabinoidi, come THC e CBD, interagiscono con questi recettori.
Però:
- il THC si lega direttamente ai recettori CB1, producendo effetti psicoattivi e influenzando l'umore e la percezione del dolore;
- il CBD, invece, modula l'attività dei recettori CB2 senza legarsi direttamente, con l’effetto di ridurre l'infiammazione e contribuire a regolare la risposta immunitaria.
È proprio questa diversa interazione tra cannabinoidi e recettori dell'ECS ad essere oggetto di numerose ricerche, poiché potrebbe offrire nuove prospettive terapeutiche per diverse condizioni di salute.
CBD e interazione con recettori della serotonina e del GABA
Uno dei motivi per cui il CBD suscita tanto interesse è la sua capacità di influenzare alcuni importanti neurotrasmettitori, come la serotonina, fondamentale nella regolazione dell’umore, dell’ansia, del sonno e della percezione del dolore.
l CBD interagisce in particolare con i recettori 5-HT1A, che svolgono un ruolo importante nei meccanismi di ansia e depressione. Non si lega a questi recettori in modo diretto come un farmaco tradizionale, ma ne potenzia l’attività, con il risultato di indurre un effetto calmante e stabilizzante sull’umore.
Non solo, il CBD agisce anche sul sistema GABA, che è come un “freno naturale” del cervello: aiuta a rallentare l’attività neuronale quando serve rilassarsi. Stimolando questo sistema, il CBD può favorire il rilassamento mentale e fisico e, dunque, ridurre l’agitazione, migliorare il sonno e aiutare a ritrovare una sensazione di equilibrio.
Principali benefici dell’olio di CBD per la salute
Diversi studi hanno dimostrato che il CBD può avere effetti antinfiammatori e antiossidanti sul corpo umano. Effetti che non si manifestano solo grazie all'interazione del CBD con il sistema endocannabinoide (SEC), ma anche con altri sistemi corporei, tra cui il sistema nervoso centrale (CNS) e il sistema immunitario (SI).
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, in generale, il CBD può offrire diversi benefici per la salute, anche se sono ancora necessarie ulteriori ricerche per confermarne appieno l’efficacia.
I medici stanno iniziando a considerarlo come un’opzione in vari ambiti clinici, soprattutto grazie al suo profilo generalmente ben tollerato.
Tra i benefici più noti del CBD, evidenziati dallo studio, troviamo:
- riduzione dell’ansia;
- sollievo dal dolore cronico;
- controllo di alcune forme di epilessia (come la sindrome di Lennox-Gastaut);
- supporto nel trattamento dell’insonnia;
- possibile aiuto nella gestione della dipendenza da oppioidi.
Vediamoli più nel dettaglio.
1. Olio al CBD e benefici contro ansia
L'ansia è una risposta naturale del corpo allo stress, ma quando diventa eccessiva, può causare problemi di salute seri. L'olio di CBD può aiutare a ridurre l'ansia grazie all’interazione con i recettori del sistema endocannabinoide e contribuendo alla riduzione dell'infiammazione associata all'ansia.
Uno studio del 2019 pubblicato sul Journal of Clinical Psychology ha esaminato l'effetto dell'olio di CBD su 72 adulti con ansia e disturbi del sonno. Gli individui hanno ricevuto una dose di 25 mg di CBD al giorno per un periodo di tre mesi. I risultati dello studio hanno dimostrato che il CBD ha migliorato significativamente i sintomi di ansia nei partecipanti.
2. Benefici dell'olio al CBD contro lo stress cronico
Il CBD si dimostra anche un valido alleato contro lo stress cronico, responsabile di gravi problemi di salute, tra cui pressione alta, malattie cardiache e disturbi digestivi.
L'olio di CBD può, infatti, influenzare i recettori del sistema endocannabinoide e dei recettori periferici, aiutandoli a regolare la risposta del corpo allo stress, ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, nel corpo e migliorare così la salute mentale e fisica.
In uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, i ricercatori hanno esaminato l'effetto del CBD su un gruppo di persone affette da disturbo d'ansia sociale (Social Anxiety Disorder) durante una simulazione di presentazione pubblica. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha ricevuto 600 mg di CBD, l'altro un placebo, somministrati per via orale 90 minuti prima del test. I risultati hanno mostrato che il gruppo trattato con CBD ha sperimentato livelli significativamente inferiori di ansia, disagio e compromissione cognitiva rispetto al gruppo placebo.
3. Benefici dell’olio di CBD contro il dolore cronico
L’interazione con il sistema endocannabinoide, che regola la percezione del dolore, modulando l’attività dei recettori CB1 e CB2 e con i neurotrasmettitori come la serotonina e il GABA, che hanno un ruolo importante nel controllo del dolore e dello stress associato, rendono il CBD efficace contro il dolore cronico.
In questo caso, l’olio di CBD non agisce come un analgesico tradizionale, ma può aiutare a ridurre l’infiammazione, calmare il sistema nervoso e migliorare la soglia del dolore. Ciò offre sollievo continuo e migliora la qualità della vita di pazienti, in particolare quelli affetti da fibromialgia, neuropatia, pazienti oncologici o con sclerosi multipla.
4. Effetti benefici dell’olio di CBD contro i disturbi del sonno
L'insonnia è un disturbo molto diffuso che, se prolungato, può compromettere seriamente sia la salute mentale che quella fisica, aumentando il rischio di ansia, depressione, problemi cardiovascolari e abbassando le difese immunitarie.
L’olio di CBD si sta rivelando un alleato interessante per chi fatica a dormire, grazie alla sua capacità di agire su più livelli.
- Da un lato, aiuta a regolare il ritmo circadiano — cioè l’orologio biologico interno che regola il ciclo sonno-veglia — e migliora la qualità e la durata del riposo.
- Dall’altro, riduce l’attività mentale eccessiva, l’ansia e lo stress, grazie all’azione sui recettori coinvolti nella regolazione dell’umore e del rilassamento, come quelli della serotonina e del GABA.
Gli oli al CBD come Hemp Extract Oil di Eusphera (disponibile in diverse concentrazioni) possono migliorare la qualità del sonno in modo naturale, senza l’effetto sedativo e gli effetti collaterali tipici di alcuni farmaci.
In uno studio pubblicato nel 2019 nella rivista Medicina, i ricercatori hanno esaminato l'effetto dell'olio di CBD su un gruppo di 72 adulti con ansia e disturbi del sonno. Questi hanno ricevuto una dose di 25 mg di CBD al giorno per un periodo di tre mesi. I risultati dello studio hanno mostrato che il CBD ha migliorato significativamente la qualità del sonno dei partecipanti.
5. Effetti positivi dell’olio di canapa CBD sulla psiche
Il CBD sta attirando sempre più attenzione come possibile supporto per chi soffre di disturbi psichici, grazie alla sua capacità di influenzare i sistemi cerebrali legati all’umore e allo stress.
- Per esempio, nel caso della depressione, il CBD agisce su recettori della serotonina che abbiamo già visto essere fondamentali per mantenere l’equilibrio emotivo e aiutare a migliorare l’umore in modo naturale.
- Terapie con cannabinoidi sono impiegate già da alcuni anni anche in chi affronta il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Il CBD, in questo contesto, sembra aiutare a ridurre l’intensità delle memorie dolorose e a favorire un sonno più riposante.
- Inoltre, benefici possono manifestarsi anche in persone che soffrono di disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia, regolando l'appetito e riducendo l'ansia.
Rimane comunque importante ricordare che, pur promettente, prodotti come gli oli al CBD vanno sempre utilizzati sotto controllo medico perché si dimostrino efficaci e sicuri.
6. Oli al CBD e benefici sulla pelle
Ebbene sì, il CBD si rivela un ottimo alleato anche per la salute della pelle. Ma cosa fa esattamente? In particolare, può essere utile in caso di problemi come:
Alcuni studi hanno evidenziato che il CBD può ridurre l'infiammazione e regolare la produzione di sebo, così da migliorare l'aspetto della pelle affetta da acne. Inoltre, le sue proprietà antiossidanti aiutano a proteggere la pelle dai danni causati dai radicali liberi e portarla ad avere un aspetto più sano e luminoso.
Sebbene i benefici del CBD per la pelle siano promettenti, è importante ricordare che ogni pelle è unica. Proprio per questo motivo, l’ideale è sempre consultare un dermatologo prima di introdurre nuovi prodotti nella propria routine di cura della pelle, soprattutto in presenza di condizioni cutanee specifiche.
Dosaggi e modalità d’uso per massimizzare i benefici dell’olio di CBD
Come abbiamo accennato, il CBD può avere effetti diversi da persona a persona, perché ciascun organismo reagisce in modo unico. Inoltre, il CBD viene utilizzato per una vasta gamma di motivi, dal sollievo dal dolore al supporto per il benessere mentale o la cura della pelle. Ma, allora, come assumere olio di CBD?
Proprio per questa varietà di usi e risposte individuali, è fondamentale consultare sempre un medico prima di iniziare a usare oli o altri prodotti a base di CBD. Un professionista potrà valutare la situazione personale, indicare il dosaggio più adatto e garantire un utilizzo sicuro ed efficace, evitando possibili interazioni o effetti indesiderati.
Non esiste un dosaggio universale valido per tutti quando si tratta di olio di CBD, perché la quantità giusta dipende da diversi fattori personali.
Tra questi, è importante considerare:
- sesso,
- età,
- peso,
- condizioni di salute,
- eventuale utilizzo di farmaci.
Proprio per questa complessità, è sempre necessario consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento con CBD.
In linea generale, l’approccio più sicuro ed efficace consiste nel partire da dosi basse e aumentare gradualmente la quantità, monitorando con attenzione gli effetti. In questo modo è possibile individuare il dosaggio ideale che offra benefici senza causare fastidi o reazioni indesiderate.
Tra tutte le formulazioni, gli oli CBD risultano particolarmente versatili: si assumono facilmente, possono essere dosati con precisione e integrati in alimenti o cosmetici. L’importante è scegliere shop affidabili che siano trasparenti nella comunicazione delle informazioni legate ai loro prodotti.
Olio di CBD: precauzioni per un uso consapevole
L’olio di CBD è sempre più utilizzato per i suoi potenziali effetti benefici sul corpo e sulla mente. Tuttavia, per ottenere il massimo da questo prezioso alleato naturale, è fondamentale conoscere anche i suoi possibili effetti collaterali e le precauzioni d’uso, soprattutto in presenza di particolari condizioni di salute o terapie farmacologiche in corso.
- Possibili effetti collaterali: anche se l'olio di CBD è generalmente considerato sicuro e ben tollerato, alcune persone potrebbero sperimentare effetti collaterali come secchezza delle fauci, vertigini e sonnolenza. Tuttavia, questi effetti collaterali sono generalmente moderati e scompaiono rapidamente. In alcuni casi, il CBD potrebbe aumentare o prolungare l’effetto di determinati farmaci, con un conseguente rischio di effetti collaterali amplificati.
- Possibili interazioni con i farmaci: il CBD può interferire con il modo in cui il nostro organismo processa molti farmaci e influenzare gli enzimi responsabili del loro metabolismo. Questo può far sì che i farmaci restino più a lungo nel corpo o diventino più potenti, con un aumento del rischio di effetti indesiderati.
- Precauzioni per donne in gravidanza e allattamento: durante la gravidanza e l'allattamento, è sconsigliato l'uso di CBD. Sebbene il cannabidiolo sia generalmente ben tollerato, non esistono studi clinici sufficienti a garantire la sua sicurezza per madre e bambino in queste fasi delicate. Pertanto, per precauzione, è consigliabile evitare l'assunzione di CBD durante la gravidanza e l'allattamento. Nel periodo post-partum, alcune mamme potrebbero considerare l'uso del CBD per gestire ansia, insonnia o dolori muscolari.
Per ridurre il rischio di incorrere in possibili effetti collaterali, per prima cosa, è importante scegliere prodotti di alta qualità e affidabili. In secondo luogo, è essenziale rivolgersi al proprio medico prima di iniziare l’assunzione: solo un professionista può valutare la compatibilità con eventuali terapie in corso, consigliare il dosaggio più adatto e monitorare la risposta dell’organismo, garantendo un uso sicuro, personalizzato ed efficace del CBD.