Seguici!

Spedizione gratuita sopra €49

L'articolo è stato aggiunto

CBD e Malattie Autoimmuni: CBD Terapeutico?

  • person Eusphera Admin
  • calendar_today
  • comment 0 commenti
CBD malattie autoimmuni

CBD e malattie autoimmuni: un aiuto nella gestione dei sintomi


‍Il CBD (cannabidiolo) sta diventando sempre più popolare per il suo potenziale uso nel trattamento di varie condizioni mediche, tra cui le malattie autoimmuni. Queste malattie sono caratterizzate da un malfunzionamento del sistema immunitario che attacca erroneamente i tessuti sani del corpo. In questo articolo, esamineremo come il CBD può aiutare nella gestione dei sintomi delle malattie autoimmuni e quali sono le ricerche più recenti sull'argomento.

Cos'è il CBD?


Il CBD è uno dei numerosi composti chimici, noti come cannabinoidi, presenti nella pianta di cannabis. THC e CBD sono i cannabinoidi della cannabis medica maggiormente conosciuti ma a differenza del THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), il composto psicoattivo responsabile dell'effetto "high" della marijuana, il CBD non ha effetti psicoattivi. Invece, è stato dimostrato che il CBD detiene potenziali effetti terapeutici, tra cui proprietà analgesiche, antinfiammatorie e immunomodulatrici. Il trattamento con cannabis terapeutica o cannabis medicinale è spesso adottato su prescrizione medica per trattare i sintomi di condizioni autoimmuni o patologie autoimmuni per i benefici medicinali che ne derivano ma questo genere di trattamento può essere riservato anche per tutte quelle patologie terminali, per le quali non esiste una cura o ancora per patologie a carattere infiammatorio cronico come la fibromialgia e tutte quelle malattie infiammatorie in cui la risposta infiammatoria è attiva in maniera aberrante. Pazienti affetti da altre malattie come cancro o da  particolari disturbi psichici come l'ansia e la depressione possono essere trattati con terapia a base di cannabis medica.

In che modo il CBD può avere effetto?


Il CBD funziona interagendo con il sistema endocannabinoide del corpo, che è responsabile di mantenere l'omeostasi nel corpo. Il Sistema Endocannabinoide (ECS) è costituito da una fitta rete di recettori a cui si legano endocannabinoidi e fitocannabinoidi, come il CBD. CB1 e CB2, recettori dei cannabinoidi, legano il CBD (o altri cannabinoidi) modulando l'ECS. I recettori cannabinoidi CB1 e CB2 hanno tropismo differente: il recettore CB1 è maggiormente diffuso nel Sistema Nervoso Centrale mentre il CB2 nel Sistema immunitario. L'attività dell'ECS è finalizzata a ripristinare il fisiologico equilibrio dell'organismo attraverso la regolazione di numerosi meccanismi. Grazie ai meccanismi descritti è possibile capire come i cannabinoidi possano aiutare a revertire i sintomi dolorosi dovuti all'infiammazione che a sua volta è alla base di numerose patologie.

Malattie autoimmuni: cosa sono?


Le malattie autoimmuni sono un gruppo di oltre 80 disturbi in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo, causando infiammazione e danni agli organi e alle articolazioni. I pazienti con malattie autoimmuni sono circa 200.000 persone. Alcuni esempi di malattie autoimmuni includono:

In condizioni normali, il sistema immunitario funziona correttamente e reagisce contro le molecole estranee all'organismo, antigeni, ritenute in grado di danneggiarlo: ad esempio, molecole di agenti patogeni come batteri, virus e altro.

Le strutture che costituiscono l’organismo sono invece riconosciute come proprie o self  dalle cellule del sistema immunitario e, come tali, non sono aggredite o rigettate e vengono tollerate mediante un meccanismo che consente di sopprimere il sistema immunitario nella risposta al self (tolleranza immunitaria). Dunque il sistema immunitario è in grado di distinguere le strutture endogene o esogene che non costituiscono un pericolo da quelle nocive per l'organismo che devono, invece, essere eliminate (non self). Quando il sistema immunitario fallisce e non riconosce come self le proprie componenti, può produrre anticorpi  diretti contro cellule, tessuti o organi dell’organismo stesso causando un’infiammazione che causa la malattia autoimmune.


Le cause delle malattie autoimmuni non sono ancora completamente comprese, a tal proposito sono necessarie ulteriori ricerche ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici ed ambientali possa contribuire al loro sviluppo. E' importante adottare con il proprio medico un piano terapeutico personalizzato e rafforzare il sistema immunitario attraverso dieta e integrazione specifici in via cautelativa. Il trattamento con cannabinoidi è naturale pertanto seguire terapie a base di cannabinoidi

Il CBD come immunomodulatore e antinfiammatorio


Il CBD ha dimostrato di avere proprietà immunomodulatrici ed antinfiammatorie che possono essere utili nel trattamento delle malattie autoimmuni. In particolare, il CBD agisce sui recettori CB2 del sistema endocannabinoide, che sono coinvolti nella regolazione del sistema immunitario.

 

Modulazione del sistema immunitario e riduzione dell'infiammazione

La ricerca suggerisce che il CBD può modulare la risposta immunitaria, inibendo la produzione di citochine pro-infiammatorie e promuovendo la produzione di citochine anti-infiammatorie. Questo può aiutare a ridurre l'infiammazione e i danni ai tessuti nelle malattie autoimmuni. Oltre a modulare la risposta immunitaria, il CBD ha dimostrato di ridurre direttamente l'infiammazione attraverso diversi meccanismi. Ad esempio, il CBD può inibire la produzione di prostaglandine, che sono delle sostanze chimiche responsabili dell'infiammazione e del dolore. Inoltre, il CBD può ridurre l'infiammazione attivando il recettore TRPV1, che è coinvolto nella percezione del dolore e nella regolazione della temperatura corporea.

 

Miglioramento del sistema digestivo


Il CBD può anche aiutare a migliorare la funzione del sistema digestivo nelle malattie autoimmuni, riducendo l'infiammazione intestinale e promuovendo la guarigione della mucosa intestinale. Questo può essere utile nel trattamento di malattie autoimmuni che coinvolgono il tratto gastrointestinale, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

CBD e malattie autoimmuni specifiche


Il CBD è stato studiato per il suo potenziale uso nel trattamento di varie malattie autoimmuni, tra cui:

Sclerosi multipla (SM)


La sclerosi multipla è una malattia autoimmunitaria del sistema nervoso centrale che provoca la distruzione della mielina, la guaina protettiva che circonda le fibre nervose. Il CBD è stato studiato per il suo potenziale ruolo nel ridurre l'infiammazione e proteggere le cellule nervose nella SM. La ricerca suggerisce che il CBD può ridurre la gravità dei sintomi della SM, come la spasticità muscolare e il dolore, e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Artrite reumatoide (AR)


L'artrite reumatoide è una malattia autoimmunitaria che colpisce le articolazioni, causando infiammazione, dolore e deformità articolari. Il CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione e il dolore nell'AR attraverso la sua azione sui recettori CB2 e la modulazione della risposta immunitaria. Inoltre, il CBD può agire sinergicamente con altri farmaci utilizzati nel trattamento dell'AR, come i corticosteroidi e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), migliorando la loro efficacia e riducendo gli effetti collaterali.

Diabete di tipo 1


Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, che producono insulina. Il CBD può aiutare a prevenire e trattare il diabete di tipo 1 modulando la risposta immunitaria e riducendo l'infiammazione nel pancreas.

Malattie autoimmuni della pelle


Il CBD può anche essere utile nel trattamento di malattie autoimmuni della pelle, come la psoriasi e la dermatomiosite, caratterizzata dall'aggressione dei muscoli scheletrici da parte delle cellule immunitarie con conseguenti dolori muscolari, febbre, dispnea. Il CBD ha dimostrato di ridurre l'infiammazione e la proliferazione delle cellule della pelle nella psoriasi, mentre può aiutare a ridurre l'infiammazione e migliorare la funzione muscolare nella dermatomiosite.

Ricerche recenti sul CBD e le malattie autoimmuni


Le ricerche più recenti sul CBD e le malattie autoimmuni si sono concentrate sulla sua capacità di modulare il sistema immunitario e ridurre l'infiammazione. Alcuni studi preclinici suggeriscono che il CBD può aiutare a riportare il sistema immunitario all'omeostasi, proteggendo dalle conseguenze degli attacchi autoimmuni e rallentando la produzione di cellule T iperattive.
Inoltre, la ricerca suggerisce che il CBD può prevenire l'attivazione del sistema immunitario e ridurre il rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici per confermare questi risultati e determinare la sicurezza e l'efficacia del CBD nel trattamento delle malattie autoimmuni.

Terpeni della cannabis e autoimmunità


Il ruolo dei terpeni della cannabis, i composti aromatici responsabili del profumo e del sapore delle piante, nell'autoimmunità è un'area di ricerca promettente. Ad esempio, il beta-cariofillene, un terpene comune nella cannabis e nel pepe nero, ha dimostrato di ridurre l'infiammazione stimolando il recettore CB2. Ulteriori studi sono necessari per comprendere meglio l'interazione tra terpeni e cannabinoidi nel trattamento delle malattie autoimmuni.

Cause delle malattie autoimmuni


Le cause esatte delle malattie autoimmuni non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa contribuire al loro sviluppo. In particolare, si ipotizza che alcuni fattori esterni possano scatenare il malfunzionamento del sistema immunitario nelle persone geneticamente predisposte alle malattie autoimmuni.

Considerazioni sul CBD e le malattie autoimmuni


Sebbene la ricerca sul CBD e le malattie autoimmuni sia ancora ai suoi inizi, i risultati preliminari suggeriscono che il CBD può offrire un valido supporto nel controllo dei sintomi e nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di iniziare un trattamento a base di CBD, in quanto potrebbe interagire con altri farmaci o causare effetti collaterali.
Inoltre, è importante scegliere prodotti di CBD di alta qualità da fonti affidabili e seguire le dosi raccomandate per ottenere i migliori risultati.

Conclusione


Il CBD offre un potenziale promettente nel trattamento delle malattie autoimmuni grazie alle sue proprietà immunomodulatrici ed antinfiammatorie. Anche se la ricerca è ancora in corso, il CBD potrebbe fornire un valido supporto nella gestione dei sintomi e nel miglioramento della qualità della vita delle persone affette da queste condizioni. Consultare un medico prima di iniziare un trattamento a base di CBD è essenziale per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati