In un altro articolo abbiamo descritto le proprietà della cannabis sativa e i suoi diversi usi. In questo articolo, invece, ci occupiamo di una delle altre varietà della cannabis, la canapa indica.
Come le altre specie, anche la canapa indica è legale in Italia, purché appartenga al tipo light, vale a dire contenente basse concentrazioni di THC – tetraidrocannabinolo (la sostanza responsabile dell’“effetto sballo”). Il livello massimo di THC nella cannabis light è, infatti, sempre inferiore allo 0,2%, condizione che ne rende possibile la coltivazione e la vendita.
Differenze tra Canapa indica e Canapa sativa
Le varietà indica e sativa si differenziano in diversi modi; uno di questi è l’effetto che hanno sull’organismo. In linea di massima, la canapa indica ha proprietà calmanti, lenitive e rilassanti, mentre la sativa ha un effetto energizzante e stimolante.
Le differenze tra indica e sativa riguardano anche la morfologia delle piante. Come capire, dunque, se è canapa indica o sativa, quella che abbiamo davanti? Ecco alcune strategie:
- Guarda l’altezza. Se l’arbusto è molto alto, allora si tratta di cannabis sativa, che può arrivare fino a 5 metri. L’indica, invece, cresce fino ad arrivare a un’altezza massima di un metro e mezzo circa;
- Guarda le foglie. Sono larghe, aperte e carnose? Se sono tozze e si estendono in larghezza, stai vedendo una pianta di canapa indica. Se, invece, le foglie sono allungate, sottili e slanciate, allora è un esemplare di canapa sativa.
- Guarda i rami. Se sono allungati e si sviluppano in altezza, è canapa sativa, mentre la indica ha una forma più conica e raccolta.
- Guarda le cime. Se sono coniche, compatte e dense, si tratta di cannabis indica; se sono leggere e slanciate, si tratta di canapa sativa.
Per quanto riguarda la zona d’origine delle due varietà, la sativa proviene dall’Asia Centrale e può crescere spontaneamente in Vietnam, Thailandia, Messico e Colombia. La canapa indica, invece – come suggerisce il nome – è originaria dell’India, ma anche del Pakistan e dell’Afghanistan, e predilige ambienti più freschi e asciutti, anche quelli montani.
Altra differenza fra indica e sativa: la prima si presta anche alla coltivazione al chiuso, mentre la seconda necessita di spazi aperti. Inoltre, le due si distinguono per gli aromi (ma in questo caso occorre un “naso” esperto per cogliere la differenza). Difatti, mentre la sativa ha sentori che ricordano la terra e il petrolio, la indica ha profumi più fruttati e dolciastri.
Le proprietà della Canapa indica
Tornando a concentrarci sulla canapa indica, vediamo ora nel dettaglio le sue proprietà, conosciute fin dai tempi antichi:
- Azione antidolorifica. Aiuta a calmare il dolore e ad abbassarne la percezione;
- L’effetto analgesico della canapa indica è anche dovuto alle sue notevoli proprietà antinfiammatorie, che risultano particolarmente utili per lenire i dolori articolari, muscolari e neuropatici;
- Azione calmante e rilassante. Favorisce il rallentamento dei pensieri e il sonno, contrasta invece l’insonnia, l’ansia e lo stress. L’effetto distensivo e sedativo riguarda anche l’apparato muscolare.
In commercio, oltre ad esistere un’infinità di ibridi di canapa indica e canapa sativa, vi sono anche numerosi tipi di erbe indica (o a prevalenza indica, per essere più precisi). Ecco alcuni esempi: ICE, Sweet ZZ, Northern light, Blue Cheese, Purple Queen. Ognuna ha le sue peculiarità e i suoi effetti; in ambito terapeutico, comunque, la varietà indica è utilizzata in virtù della sua azione rilassante, analgesica e antinfiammatoria.
Domande Frequenti
Q: Qual è la differenza tra cannabis indica e cannabis sativa?
A: Le varietà di cannabis indica tendono ad avere un effetto più rilassante e fisico, mentre le varietà di cannabis sativa tendono ad avere un effetto più euforico e creativo. Inoltre, la pianta indica tende ad avere una fioritura molto più breve rispetto alla sativa.
Q: Quali sono i tempi di fioritura per la cannabis indica?
A: In generale, la pianta di cannabis indica ha un periodo di fioritura più breve rispetto alla sativa, di solito tra 8 e 12 settimane.
Q: Quali sono gli effetti della cannabis indica?
A: La cannabis indica è noto per i suoi effetti rilassanti e calmanti. Può aiutare a ridurre lo stress, l'ansia e il dolore. Inoltre, può stimolare l'appetito e aiutare a combattere l'insonnia.
Q: Quali sono le migliori varietà di cannabis indica?
A: Alcune delle migliori varietà di cannabis indica includono la Royal Queen Seeds, la Hindu Kush e altre varietà provenienti dalla regione dell’Hindu Kush.
Q: Qual è la differenza tra indica vs sativa in termini di coltivazione?
A: La cannabis indica è generalmente più facile da coltivare rispetto alla sativa, in quanto tende ad essere più resistente e ha tempi di fioritura più brevi. Inoltre, l'indica è più adatta per la coltivazione indoor a causa della sua dimensione più piccola.
Q: Qual è il contenuto di CBD e THC nella cannabis indica?
A: La cannabis indica tende a avere un contenuto più elevato di CBD rispetto alla sativa, mentre il contenuto di THC può variare notevolmente tra le diverse varietà.
Q: Qual è il significato dei termini indica e sativa?
A: I termini indica e sativa si riferiscono a due diverse sottospecie di cannabis. La cannabis indica proviene dalle montagne dell'Hindu Kush in Afghanistan e Pakistan, mentre la cannabis sativa proviene da regioni equatoriali come Messico, Thailandia e Colombia.
Q: Qual è la differenza tra i terpeni nella cannabis indica e sativa?
A: I terpeni sono composti chimici presenti in tutte le piante, compresa la cannabis, che conferiscono l'aroma e il sapore unico a ogni varietà. Nell'indica, i terpeni tendono ad avere un profilo aroma più dolce e terroso, mentre nella sativa tendono ad essere più freschi e fruttati.
Q: Cos'è un ibrido indica e sativa?
A: Un ibrido è una pianta di cannabis che contiene genetiche sia di indica che di sativa. Questi ibridi possono avere caratteristiche sia di indica che di sativa, offrendo un mix di effetti da entrambe le specie
Q: È legale coltivare cannabis indica?
A: Le leggi sulla coltivazione della cannabis variano a seconda del paese e della regione. In alcune zone, è legale coltivare cannabis indicia per uso personale, mentre in altre potrebbe essere necessario un permesso o una licenza.