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CBD per dolore cronico

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CBD per dolore cronico

Alleviare il dolore cronico con il CBD: guida completa


In Italia negli ultimi anni si contano 14 milioni di persone che soffrono di dolore cronico: per loro, la terapia del dolore e un piano terapeutico farmacologico personalizzato sono essenziali. Il cannabidiolo o CBD è potenzialmente utile nel trattamento e nella cura del dolore cronico e di altre forme di dolore. L'olio di CBD infatti è un alleato prezioso in caso di dolore e, come vedremo, è privo di effetti avversi e di effetti psicoattivi, questi ultimi propri invece di altri cannabinoidi, anche chiamati fitocannabinoidi ovvero cannabinoidi di origine vegetale, come il tetraidrocannabinolo. L' olio di CBD può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di chi soffre di dolore cronico.


Il dolore cronico è da sempre oggetto di numerosi studi; esso può essere causato da molti fattori dal punto di vista clinico, come lesioni, infiammazioni, danni ai nervi o condizioni mediche sottostanti come artrite, fibromialgia o sclerosi multipla. Gli approcci tradizionali alla gestione del dolore, come gli oppioidi e altri farmaci analgesici, possono avere gravi effetti collaterali e creare dipendenza. Ecco perché molte persone si rivolgono a rimedi alternativi e naturali come il CBD per gestire il dolore.


Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei principali componenti della cannabis medica ed è estratto dalla pianta di canapa che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità per le sue potenziali proprietà medicinali. THC e CBD sono entrambi cannabinoidi della canapa ma tra i due il composto non tossico e non psicoattivo è il CBD. Il CBD interagisce con diverse strutture recettoriali del sistema endocannabinoide (ECS) dell'organismo similmente ad autentiche neurotrasmissioni, ovvero i recettori del sistema endocannabinoide CB1 e CB2. L'ECS è responsabile della regolazione di molti processi fisiologici e può avere diversi effetti positivi nella regolazione di umore, dolore, appetito e sonno.


Capire il dolore cronico


La maggior parte dei pazienti che soffrono di dolore cronico o di molte altre condizioni cliniche che lo causano, descrivono il dolore cronico come un dolore che dura più di tre mesi e può avere un impatto significativo ed eventuali effetti sulla qualità della vita di una persona. Esistono diversi tipi di dolore cronico: il dolore può essere neuropatico, infiammatorio e nocicettivo. Il dolore neuropatico è causato da un danno ai nervi, mentre il dolore infiammatorio è causato dall'infiammazione dell'organismo.


Il dolore nocicettivo è causato da danni ai tessuti del corpo, come i muscoli o le ossa. Il dolore è trattabile in diversi modi e a tal proposito l'efficacia del CBD e l'impiego della cannabis stanno diventando sempre più utili nel trattamento di alcune forme di dolore cronico e dolore lieve come molti studi dimostrano.


L'uso della marijuana a scopo terapeutico, sebbene molto discusso e non consentito in tutti gli Stati, può aiutare nella gestione del dolore cronico e corrisponde ad un vero e proprio tipo di terapia che può essere prescritta quando la causa scatenante del dolore cronico sono malattie croniche accertate, come malattie reumatiche, fibromialgia, osteoartrosi o tumori. Ricorda che solo un medico può prescrivere l'uso di cannabis terapeutica.


Come funziona il CBD come analgesico per il dolore cronico


Il CBD agisce come analgesico per il dolore cronico interagendo con il sistema endocannabinoide (ECS) dell'organismo. L'ECS ha due recettori primari, CB1 e CB2, che si trovano in tutto il corpo. I recettori CB1 si trovano principalmente nel cervello e nel sistema nervoso centrale, mentre i recettori CB2 si trovano principalmente nel sistema immunitario e nei tessuti periferici.


Il CBD interagisce con questi recettori, contribuendo a ridurre l'infiammazione e il dolore. Il CBD è anche in grado di aumentare i livelli di endocannabinoidi, composti naturali che l'organismo produce per regolare il dolore e l'umore; pertanto il CBD si è rivelato utile nella gestione di condizioni infiammatorie e di dolore cronico e acuto.


CBD e cannabis terapeutica: Qual è la differenza?


Il CBD viene spesso confuso con la cannabis terapeutica, ma non sono la stessa cosa. La cannabis terapeutica contiene sia THC che CBD, mentre i prodotti a base di CBD contengono poco o niente THC. Il THC è il composto psicoattivo della cannabis che provoca la sensazione di "sballo", mentre il CBD non ha alcun effetto psicoattivo.


Sebbene la cannabis terapeutica possa essere utile per la gestione del dolore, non è legale in tutti gli Stati e può avere effetti collaterali significativi. I prodotti a base di CBD, invece, sono legali in molti Stati e hanno meno effetti collaterali.


Efficacia del CBD per il trattamento del dolore cronico


Molti studi hanno dimostrato che il CBD può essere efficace nella gestione del dolore cronico. Da una revisione di 72 studi è emerso che il CBD può aiutare a ridurre il dolore in pazienti con condizioni di dolore cronico come fibromialgia, dolore neuropatico e dolore legato al cancro. Un altro studio ha rilevato che i pazienti con dolore cronico che hanno utilizzato il CBD hanno ridotto del 40% l'uso di oppioidi.


Tuttavia, è importante notare che il CBD potrebbe non funzionare per tutti e che sono necessarie ulteriori ricerche per comprenderne appieno l'efficacia.


Dosaggio e modalità di assunzione del CBD


Il dosaggio e la modalità di assunzione del CBD possono variare a seconda dell'individuo e del tipo di dolore che prova. Una regola generale è quella di iniziare dall'assunzione di una dose bassa del principio attivo e aumentare gradualmente fino a trovare la dose giusta per voi.


Il CBD può essere assunto per via orale sotto forma di capsule o tinture, oppure applicato per via topica sotto forma di creme o lozioni. Alcune persone utilizzano anche i vapori di CBD o fumano i fiori di CBD, ma questi metodi possono avere effetti negativi sui polmoni.


Effetti negativi del CBD e come evitarli


Sebbene il CBD sia generalmente considerato sicuro, può avere alcuni effetti negativi, come secchezza delle fauci, variazioni dell'appetito e sonnolenza. Il CBD può anche interagire con altri farmaci, quindi è essenziale consultare un operatore sanitario prima di utilizzare il CBD.


Per evitare effetti negativi, è importante iniziare con una dose bassa e aumentare gradualmente fino a trovare la dose giusta per voi. È inoltre importante acquistare prodotti a base di CBD da fonti affidabili e leggere attentamente l'etichetta.


Confronto del CBD con gli oppiacei e altri farmaci analgesici


Il CBD viene spesso paragonato agli oppiacei e ad altri farmaci analgesici per la gestione del dolore. Sebbene gli oppiacei possano essere efficaci per la gestione del dolore, possono avere gravi effetti collaterali e creare dipendenza. Il CBD, invece, ha meno effetti collaterali e crea meno dipendenza.


Il CBD può anche essere usato in combinazione con gli oppioidi per ridurre il rischio di dipendenza e di overdose. Tuttavia, è importante consultare un operatore sanitario prima di utilizzare il CBD in combinazione con gli oppioidi.


CBD per le comorbidità: depressione e ansia


Il CBD si è dimostrato efficace nella gestione di comorbidità come la depressione e l'ansia. Uno studio ha rilevato che il CBD può contribuire a ridurre l'ansia nei pazienti con disturbo d'ansia sociale. Un altro studio ha rilevato che il CBD può contribuire a ridurre i sintomi della depressione nei pazienti con disturbo depressivo maggiore.


Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere il pieno potenziale del CBD per le comorbidità, si tratta di un'area di studio promettente.


Studi scientifici su CBD e dolore cronico


Sono stati condotti molti studi scientifici sul CBD e il dolore cronico. Una revisione sistematica di 18 studi ha rilevato che il CBD può essere efficace nella gestione del dolore cronico in condizioni come il dolore neuropatico, la fibromialgia e la sclerosi multipla.


Un altro studio ha rilevato che il CBD può contribuire a ridurre il dolore e a migliorare il sonno nei pazienti affetti da dolore cronico. Nel complesso, la ricerca sul CBD e il dolore cronico è promettente, ma sono necessarie ulteriori ricerche per comprenderne appieno l'efficacia.


CBD e dolore acuto


Il CBD può essere efficace anche nella gestione del dolore acuto, ovvero quello che dura per un breve periodo di tempo. Mentre il dolore cronico è causato da danni o infiammazioni a lungo termine, il dolore acuto è causato da lesioni o traumi.


Il CBD agisce in modo diverso sul dolore acuto rispetto a quello cronico. Nel caso del dolore acuto, il CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione e il gonfiore, contribuendo così a ridurre il dolore. Il CBD può anche aiutare a ridurre l'ansia e lo stress, il che può contribuire a ridurre la percezione del dolore.


Le diverse forme di CBD disponibili sul mercato


Il CBD è disponibile in molte forme diverse, tra cui capsule, tinture, prodotti topici come creme apposite. Ogni forma ha i suoi vantaggi e svantaggi. Le capsule e le tinture sono comode e facili da usare, mentre i prodotti topici possono essere applicati direttamente sulla zona interessata per un sollievo mirato. La forma più comoda e dal flessibile uso è però decisamente l'olio di CBD: la sua assunzione è facile, immediata e può essere miscelato con cibo o prodotti topici abituali qualora dovesse essere applicato.


I vapori e i fiori di CBD fumabili non sono consigliati a causa degli effetti negativi sui polmoni. È importante scegliere la forma di CBD più adatta alle proprie esigenze e acquistare prodotti da fonti affidabili.


Acquistare prodotti CBD da un negozio online


I prodotti a base di CBD possono essere acquistati da shop online, ma è importante fare attenzione quando si sceglie un negozio. Cercate negozi che abbiano test di laboratorio di terze parti e che forniscano informazioni dettagliate sui loro prodotti. È anche importante leggere le recensioni e controllare la politica di restituzione del negozio.


Conclusioni: Il CBD è un trattamento promettente per il dolore cronico?


Il CBD è un trattamento promettente per il dolore cronico e ha meno effetti collaterali rispetto agli approcci tradizionali di gestione del dolore come gli oppioidi. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprenderne appieno l'efficacia, il CBD si è dimostrato promettente nella gestione del dolore cronico e di comorbidità come depressione e ansia.


Se state pensando di utilizzare il CBD per la gestione del dolore, è importante consultare un operatore sanitario e iniziare con una dose bassa. È inoltre importante acquistare prodotti da fonti affidabili ed essere consapevoli dei potenziali effetti negativi del CBD.


Nel complesso, il CBD è un approccio naturale e alternativo alla gestione del dolore che ha il potenziale per migliorare la qualità della vita di molte persone che soffrono di dolore cronico.

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