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CBD e patologie al fegato

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CBD e fegato

Il legame tra CBD e salute del fegato: cosa c'è da sapere


Negli ultimi tempi sempre più persone si affidano al cannabidiolo (CBD) come rimedio naturale per vari problemi di salute e ciò accade grazie all'impatto che il CBD ha sui diversi organi del corpo. Uno di questi organi è il fegato, che svolge un ruolo cruciale nella disintossicazione delle sostanze nocive dal corpo. Studi recenti suggeriscono che il CBD può avere effetti positivi sulla salute del fegato, ma non sono ancora nulle le preoccupazioni sui potenziali rischi
In questo articolo esploreremo il legame tra il CBD e la salute del fegato e ciò che è necessario sapere per prendere decisioni consapevoli in merito al suo utilizzo. Dalla comprensione delle funzioni del fegato all'esplorazione delle ultime ricerche sul CBD e la salute del fegato, vi forniremo le informazioni necessarie per prendere decisioni informate sulla vostra salute e sul vostro benessere. Sia che stiate pensando di usare il CBD per un problema di salute specifico o che vogliate semplicemente saperne di più su questo rimedio naturale, continuate a leggere per scoprire gli ultimi approfondimenti su CBD e salute del fegato.

Introduzione al CBD e alla salute del fegato


Il CBD, o cannabidiolo, è un composto presente nella pianta di Canapa Sativa o comunemente nota come cannabis o pianta di marijuana. Attualmente le piante di canapa coltivate per la produzione di CBD sono definite cannabis light grazie alla naturale predominante concentrazione di CBD e bassa presenza del cannabinoide psicoattivo tetraidrocannabidolo (THC). Il cannabidiolo è stato oggetto di numerosi studi per i suoi possibili benefici per la salute. Tra questi benefici, c'è la sua capacità di proteggere il fegato e di aiutare a prevenire e trattare alcune malattie del fegato. In questo articolo, esploreremo il legame tra CBD e salute del fegato e vedremo cosa c'è da sapere su questo argomento. Prima di entrare nei dettagli del legame tra CBD e salute del fegato, è però importante capire cosa sia il CBD e come funziona nel nostro corpo.

Cos'è il CBD


Il CBD è uno dei molti composti presenti nella cannabis, noti come cannabinoidi. Tra i cannabinoidi presenti nella canapa il CBD è tra i più rappresentati. Ma come può il CBD aiutare le persone affette da svariate condizioni e/o patologie? Grazie alle ricerche e agli ulteriori studi condotti sul CBD, è stato scoperto che il CBD  (e di conseguenza i prodotti contenenti CBD),  è dotato di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti senza riportare possibili effetti collaterali importanti. Ulteriori ricerche hanno esaminato gli effetti del CBD ed evidenziato che tra le principali funzioni del cannabinoide c'è la capacità di interferire con meccanismi pro-infiammatori riducendo infiammazione e dolore, eventi alla base di numerose patologie.
 

In che modo il cannabidiolo può funzionare ?


Il CBD funziona interagendo con il sistema endocannabinoide del corpo, che è responsabile di mantenere l'omeostasi nel corpo. Il Sistema Endocannabinoide (ECS) è costituito da una fitta rete di recettori a cui si legano endocannabinoidi e fitocannabinoidi, come il CBD. CB1 e CB2, recettori cannabinoidi, legano il CBD (o altri cannabinoidi) modulando l'ECS. I recettori CB1 e CB2 hanno tropismo differente: il recettore CB1 è maggiormente diffuso nel Sistema Nervoso Centrale mentre il CB2 nel Sistema immunitario. L'attività dell'ECS è finalizzata a ripristinare il fisiologico equilibrio dell'organismo attraverso la regolazione di numerosi meccanismi.

Comprendere le malattie del fegato e le loro cause


Il fegato svolge molte funzioni importanti, è un organo vitale per il nostro corpo. Il fegato può produrre bile, disintossicare il sangue e regolare il metabolismo dei nutrienti. Il fegato è anche uno degli organi più vulnerabili del nostro corpo, e molte malattie possono causare danni al fegato e comprometterne le funzioni. Alcune di queste malattie includono l'epatite, la steatosi epatica non alcolica, la cirrosi e il cancro del fegato.
Prima di esaminare come il CBD può essere utile per la salute del fegato, è importante capire le malattie del fegato e le loro cause. L'epatite, ad esempio, è causata da un'infezione virale che può danneggiare il fegato. L'epatite può essere acuta o cronica e può portare a danni permanenti al fegato. La steatosi epatica non alcolica, è steatosi non dovuta all' abuso di alcol; si tratta di una condizione in cui il fegato accumula grasso, spesso a causa di una dieta poco salutare e uno stile di vita sedentario. La steatosi epatica non alcolica può portare a problemi di salute più gravi, come la cirrosi e il cancro del fegato.

Il potenziale terapeutico del CBD per la salute del fegato


Ci sono prove crescenti che il CBD possa essere utile per la salute del fegato. Uno studio pubblicato nel 2013 ha dimostrato che il CBD può aiutare a proteggere il fegato da danni causati da sostanze chimiche tossiche come l'alcol. Un altro studio, ha riscontrato che il CBD può ridurre l'infiammazione nel fegato, che è una delle principali cause di danni al fegato. Ci sono anche prove che il CBD possa aiutare a trattare alcune malattie del fegato. E' stato dimostrato che il CBD può ridurre la gravità della cirrosi nel fegato e ridurre la steatosi epatica non alcolica.

Il CBD e l' insufficienza epatica


L'insufficienza epatica è una condizione in cui il fegato non è in grado di svolgere le sue funzioni normali. L'insufficienza epatica può essere causata da numerose malattie, tra cui l'epatite, la cirrosi e il cancro del fegato. Le condizioni elencate prevedono che le cellule del fegato siano infiammate e l'infiammazione cellulare degli epatociti, se non trattata, è causa di danno epatico e il danno epatico, oltre a compromettere la funzionalità epatica può causare la morte cellulare delle cellule epatiche .  Grazie alle ricerche condotte è emerso che il CBD risulta utile per il trattamento dell'insufficienza epatica e la tossicità epatica; può proteggere il fegato dall'infiammazione e dal danno cellulare, migliorando la funzionalità epatica.

Il CBD e la steatosi epatica non alcolica


La steatosi epatica non alcolica è una condizione in cui il fegato accumula grasso, spesso a causa di una dieta poco salutare e uno stile di vita sedentario. La steatosi epatica non alcolica può portare a problemi di salute più gravi, come la cirrosi e il cancro del fegato. Uno studio del 2021  ha analizzato l'effetto dell'attivazione di endocannabinoidi sulla steatosi epatica non alcolica. L'indagine ha prodotto risultati analoghi, orientati verso l'accumulo di grasso nel fegato. Secondo i ricercatori, esaminando questa reazione e modulando correttamente i recettori, potrebbero emergere nuove strategie di trattamento per la steatosi epatica. Tuttavia, non è ancora chiaro se la cannabis possa assumere una funzione di rilievo in tale ambito.
 

Il CBD e la fibrosi epatica


La fibrosi epatica è una conseguenza di molte malattie del fegato, come l'epatite e la cirrosi. La fibrosi epatica è una condizione in cui il tessuto cicatriziale si accumula nel fegato, rendendo il fegato meno efficiente nel svolgere le sue funzioni normali.
I recettori cannabinodi, soprattutto i CB1 e CB2, sono diffusi in tutto l'organismo umano, in quantità relativamente abbondanti. Tali recettori, insieme ad endocannabinoidi, enzimi ed altre molecole, compongono il sistema endocannabinoide ECS. Gli endocannabinoidi sono cannabinoidi prodotti autonomamente dal corpo umano. Quelli presenti in maggiore quantità sono  anandamide e 2-arachidonoilglicerolo . Tali molecole si legano ai recettori cannabinoidi per supportare il corretto funzionamento dell'organismo.
Solitamente nel fegato sono presenti pochissimi recettori CB1 e CB2. Tuttavia, il fegato di pazienti affetti da fibrosi sembra contenere una maggior quantità di recettori rispetto ad un fegato sano; tali recettori svolgono un ruolo nella generazione di tessuto cicatriziale. In particolare, l'attivazione dei recettori CB1 provoca, tra le altre conseguenze, effetti pro-fibrogeni e pro-infiammatori. L'attivazione del recettore CB2, invece, produce un effetto contrario e potrebbe rappresentare un'opportunità per il trattamento della fibrosi.  Un'altra indagine, ha esaminato gli effetti del fumo di cannabis quotidiano su individui con fibrosi al fegato. E' risultato che l'attivazione dei recettori CB1 acceleri lo sviluppo di fibrosi. Da un'ulteriore indagine, l'attivazione dei recettori CB2 potrebbe innescare la morte delle cellule maligne, riducendo il tessuto cicatriziale. I risultati finora ottenuti sul funzionamento del CBD mediante l'ECS sulla funzionalità epatica.

Dosaggio del CBD e considerazioni sulla sicurezza per la salute del fegato


Il dosaggio del CBD e le considerazioni sulla sicurezza per la salute del fegato dipendono dal tipo di malattia del fegato che si sta cercando di trattare e dalla gravità della malattia. È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento con CBD per la salute del fegato. Il CBD può interagire con altri farmaci, quindi è importante informare il medico di tutti i farmaci che si stanno assumendo.

Altri cambiamenti dello stile di vita che possono migliorare la salute del fegato


Oltre al CBD, ci sono molti altri cambiamenti dello stile di vita che possono aiutare a migliorare la salute del fegato. Una dieta sana ed equilibrata e l'esercizio fisico regolare possono aiutare a prevenire e trattare molte malattie del fegato. È anche importante evitare l'alcol e le droghe illegali, che possono danneggiare il fegato.

Conclusione


In conclusione, ci sono molte prove che il CBD possa essere utile per la salute del fegato. Il CBD può proteggere il fegato da danni causati da sostanze chimiche tossiche come l'alcol, ridurre l'infiammazione nel fegato e migliorare la funzione epatica. Ci sono anche prove che il CBD possa aiutare a trattare alcune malattie del fegato, come la cirrosi e la steatosi epatica non alcolica. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento con CBD per la salute del fegato e di adottare uno stile di vita sano ed equilibrato per prevenire e trattare le malattie del fegato.

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