Se stai cercando di smettere di fumare, magari ci hai provato ma non ci sei riuscito, questo articolo fa al caso tuo. Ti consiglieremo un trattamento “alternativo”, che ad oggi risulta ancora semi-sconosciuto.
Prima di proseguire ci teniamo a ricordarti che il tabacco è la causa principale di “morti prevedibili” in tutto il mondo. Si stima che ogni anno muoiano ben 6 milioni di persone a causa del fumo.
E di tutti i fumatori al mondo, solamente il 7% riesce a smettere senza ricorrere a cure mediche.
Si tratta infatti di una dipendenza (tabagismo), che sicuramente possiamo porre tra le più pericolose al mondo insieme all’alcool.
Di seguito ti indicheremo come smettere di fumare grazie ai trattamenti a base di CBD.
Smettere di fumare: come agisce il cannabidiolo
Il cannabidiolo possiede tantissime proprietà curative, le più note sono quelle anti-infiammatorie, anti-dolorifiche, rilassanti e analgesiche. E non tutti lo sanno, ma il CBD possiede anche proprietà… anti-tabacco!
E’ in grado di ridurre notevolmente l’ansia derivante dall’astinenza da nicotina, ma non solo. Il cannabidiolo agisce direttamente sul sistema endocannabinoide regolando le funzioni dei vari recettori presenti.
Il CBD è inoltre in grado di ridurre l’attenzione del soggetto verso la nicotina ed il piacere che spesso viene associato al suo uso. Insomma il cannabidiolo agisce direttamente all’origine del male, aiutando a ridurre i processi cognitivi legati al desiderio di fumare.
Riuscirete a ridurre notevolmente il numero di sigarette fumate in una settimana, fino ad arrivare al punto di non desiderare più la nicotina.
Gli Studi Scientifici
Alcuni studi scientifici condotti all’University College di Londra (UCL) hanno dimostrato che il CBD è utilissimo per smettere di fumare, e permette di farlo in maniera veloce (rispetto ad altri metodi).
Ed è anche uno dei metodi più affidabili di tutti.
Nel 2013 è stato effettuato uno studio su 24 soggetti fumatori. A 12 di essi è stato somministrato il CBD per via inalatoria, mentre agli altri 12 soggetti è stato somministrato un normale farmaco placebo.
Ebbene, dopo una settimana i pazienti curati con il CBD hanno diminuito l’uso di tabacco del 40%. Un valore molto più alto di quello riscontrato nei pazienti che hanno fatto uso di farmaci placebo (12-15%).
Nel 2018 invece è stato effettuato un nuovo studio che ha rafforzato i risultati ottenuti con quello precedente (2013).
Stavolta il campione di pazienti è stato formato da 30 soggetti fumatori ai quali sono stati somministrati 800 mg di CBD e poi, in un’altra occasione, 800 mg di placebo.
E’ stato dimostrato che una singola dose di 800 mg di CBD ha ridotto notevolmente la sensazione di gradevolezza verso la sigaretta rispetto alla dose di placebo.
In termini tecnici, i soggetti che hanno ricevuto la dose di placebo hanno riscontrato un aumento della distorsione dell’attenzione verso la nicotina ed hanno avuto valutazioni più elevate di piacere correlato alle sigarette, con aumento del desiderio.
Il CBD invece ha agito diversamente, attenuando la distorsione dell’attenzione verso la nicotina e la gradevolezza degli stimoli ad esso legati.