CBD ed infezione da SARS-Cov-2: cosa ci dice la scienza
Oggi affrontiamo un tema di attualità che ha condizionato la nostra vita negli ultimi due: la pandemia COVID-19.
La pandemia COVID-19 è causata da una sindrome respiratoria severa acuta indotta dal coronavirus 2 (SARS-CoV-2)1. I sintomi possono essere di diverso tipo, tra i quali: sintomi simil-influenzali (come febbre, dolori muscolari, mal di testa, senso di fatica), sintomi respiratori (come tosse, difficoltà a respirare), sintomi gastrointestinali (come nausea e diarrea). Molto spesso i pazienti perdono la capacità di percepire odori (anosmia) e sapori, sintomi che suggeriscono che il virus sia in grado di colpire anche il sistema nervoso centrale1,2. La manifestazione dell’infezione da SARS-CoV-2 può essere asintomatica, oppure evolvere in polmonite e iperinfiammazione, seguite da sindrome acuta da distress respiratorio, perdita delle funzionalità di più organi contemporaneamente e, infine, morte3. Generalmente, le persone colpite dalla forma più grave dell’infezione soffrono già di almeno un’altra patologia, come ipertensione, diabete e problemi cardiovascolari.
L’infezione da SARS-CoV-2 porta, quindi, ad una anomala attivazione del sistema immunitario associata ad una abnorme risposta infiammatoria. I cannabinoidi sono in grado di regolare entrambi questi processi, pertanto, molti scienziati hanno ipotizzato che i cannabinoidi possono essere utilizzati per il trattamento del COVID-194.
Ma, prima di capire come i cannabinoidi possono essere di aiuto, vediamo chi è SARS-CoV-2 e come agisce
Chi è SARS-CoV-2 e come agisce?
SARS-CoV-2 è un virus ad RNA, composto da una membrana e quattro proteine strutturali. La sua membrana è costituita da tre componenti di natura proteica: la proteina spike, una proteina di membrana e l’envelope (una sorta di “guscio”)5. SARS-CoV-2 entra nelle nostre cellule ancorando la sua proteina spike con uno dei nostri recettori (ACE2), espresso soprattutto a livello di polmoni, mucosa orale e nasale, reni, testicoli e tratto gastrointestinale2.
Una volta all’interno delle nostre cellule, il virus le “sfrutta” per produrre delle altre proteine che gli consentono di replicarsi e diffondersi all’interno e all’esterno del nostro organismo5.
COVID-19: il CBD può essere di aiuto?
Abbiamo parlato molte volte dei tanti effetti benefici che il cannabidiolo (CBD) può esercitare sul nostro organismo e, tra questi, le sue proprietà antiinfiammatorie ne fanno un alleato prezioso. Ma, il CBD può essere di aiuto nel trattamento del COVID-19? Al momento, le terapie disponibili hanno proprio lo scopo di ridurre l’infiammazione e l’eccessiva attivazione del sistema immunitario oltre a bloccare la replicazione del virus. Studi molto recenti su modelli preclinici di SARS-CoV-2 suggeriscono che il cannabidiolo può essere un’arma molto potente contro il virus e la malattia grazie alle sue proprietà antiinfiammtorie, immunomodulatorie e antivirali3,6,7.
Alcuni studi hanno dimostrato come i fitocannabinoidi (i principi attivi derivati dalla Cannabis s. o pianta di marjiuana) siano in grado di legarsi a quelle proteine necessarie al virus per potersi replicare e moltiplicare8. Inoltre, gli studi scientifici hanno dimostrato che il CBD (uno dei principali derivati della cannabis insieme al tetraidrocannabinolo o THC o Δ9-THC) è in grado di ridurre i livelli di citochine proinfiammatorie che vengono rilasciate durante l’infezione da SARS-CoV-2, dilatare i bronchi e, contemporaneamente, attivare la risposta del nostro sistema immunitario contro i virus patogeni5.
Un interessante e importante studio di un gruppo di ricerca dell’Università di Chicago ha valutato, invece, la capacità dei cannabinoidi di prevenire l’infezione da SARS-CoV-2. Il team di ricercatori ha dimostrato che dei 93,000 pazienti arruolati per lo studio, solo il 5.7% di quanti tra loro avevano fatto uso di cannabinoidi sono poi risultati positivi per SARS-CoV-2, rispetto al 10% rilevato nel gruppo non utilizzatore di cannabinoidi. Inoltre, quanti tra i pazienti avevano dichiarato di consumare CBD presentavano un tasso di positività molto più basso (l’1,2%) rispetto al gruppo consumatore di altri cannabinoidi (7,1%)5.
Questi studi suggeriscono, quindi, che il cannabidiolo può essere un potenziale grande alleato nella nostra lotta contro il virus. Ovviamente, la comunità scientifica sottolinea che ulteriori studi siano necessari per valutare il potenziale terapeutico del CBD nei pazienti COVID-19 e per definire con esattezza le modalità con cui il CBD possa combattere SARS-CoV-2.
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- Pascarella, G. et al. COVID-19 diagnosis and management: a comprehensive review. J Intern Med 288, 192-206, doi:10.1111/joim.13091 (2020).
- Wang, B. et al. In search of preventive strategies: novel high-CBD Cannabis sativa extracts modulate ACE2 expression in COVID-19 gateway tissues. Aging (Albany NY) 12, 22425-22444, doi:10.18632/aging.202225 (2020).
- Bifulco, M., Fiore, D., Piscopo, C., Gazzerro, P. & Proto, M. C. Commentary: Use of Cannabinoids to Treat Acute Respiratory Distress Syndrome and Cytokine Storm Associated With Coronavirus Disease-2019. Front Pharmacol 12, doi:ARTN 63164610.3389/fphar.2021.631646 (2021).
- Jha, N. K. et al. beta-Caryophyllene, A Natural Dietary CB2 Receptor Selective Cannabinoid can be a Candidate to Target the Trinity of Infection, Immunity, and Inflammation in COVID-19. Front Pharmacol 12, doi:ARTN 59020110.3389/fphar.2021.590201 (2021).
- Nguyen, L. C. et al. Cannabidiol Inhibits SARS-CoV-2 Replication and Promotes the Host Innate Immune Response. bioRxiv, doi:10.1101/2021.03.10.432967 (2021).
- Malinowska, B., Baranowska-Kuczko, M., Kicman, A. & Schlicker, E. Opportunities, Challenges and Pitfalls of Using Cannabidiol as an Adjuvant Drug in COVID-19. Int J Mol Sci 22, doi:ARTN 198610.3390/ijms22041986 (2021).
- Anil, S. M. et al. Cannabis compounds exhibit anti-inflammatory activity in vitro in COVID-19-related inflammation in lung epithelial cells and pro-inflammatory activity in macrophages. Sci Rep 11, 1462, doi:10.1038/s41598-021-81049-2 (2021).
- Raj, V. et al. Assessment of antiviral potencies of cannabinoids against SARS-CoV-2 using computational and in vitro approaches. Int J Biol Macromol 168, 474-485, doi:10.1016/j.ijbiomac.2020.12.020 (2021).